INGREDIENTI

Per i più é il panzerotto, ma attenti a chiamarlo così in Salento o vi potrebbero venir servite le crocchette di patate.
Potreste trovarlo indicato come pizza fritta o calzone fritto ma per me che sono brindisina e ho testato quello di Romanelli (noto dal 1949 per le sue prelibatezze) è la fritta e guai a chi me la nomina in altra maniera.
Una bomba di calorie e di bontà che si tramanda come tradizione culinaria e si personalizza a secondo dei gusti (tipo nel barese con le cime di rapa).
Da noi la sorpresa nel ripieno é l'oliva completa di nocciolo ma prima di arrivarci dovrete ustionarvi obbligatoriamente perché tra la necessità di addentare la fritta bollente e quella di soffiarci sopra per raffreddarla, prenderà il sopravvento il desiderio di terminarla quanto prima e intanto il ripieno di pomodoro e mozzarella lascerà la propria firma sul vostro bell'abitino

Ingredienti (non fate mezza dose, che poi vi spiego perche’!)

1kg. di farina 00 W 240 280, (anche ,volendo 199 gr di Semola, ci stanno 900+100)

Licoli 150 gr Pm 225 gr (non stiamo a impazzirci con togli farina aggiungi farina, regoleremo l’impasto con acqua)
Acqua (fredda d’estate) 600 650 gr
1 cucchiaio colmo di sale,
1 cucchiaio colmo di zucchero,
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva,
3 cucchiai di vino bianco,
4 mozzarelle grandi,
250 gr. di pomodori pelati,
origano q. b.
Olive verdi,

 

PROCEDIMENTO

sciogliamo il lievito in acqua fredda 400 aggiungiamo lo zucchero, il vino. mescoliamo un attimo e aggiungiamo la farina e l’acqua rimanente quindi sale ed olio.
Impastate bene ed aggiungete acqua fredda (d’estate) fino ad ottenere un impasto piuttosto morbido ed elastico. Aspettate un’ora, mettete in frigo a 4 gradi con passaggio in freezer, quello che non userete subito a pranzo.
Formate un panetto, con quello che userete, copritelo con un panno umido e lasciatelo lievitare. A lievitazione raddoppio, ultimata, prendete il panetto, lavoratelo ancora un attimo e da esso ricavate delle palline della grandezza di una piccolo mandarino mettete in frigo, domani lo tirerete fuori 3/5 ore prima della cottura. Ricopritele con un panno umido e lasciate lievitare per ancora un po’ di tempo.
Preparate in una ciotola i pelati spezzettati e la mozzarella tagliata a pezzettini; salate leggermente, e-poi scolate, e se vi piace aggiungete un po’ di origano. Ricavate dalle palline di pasta lievitata dei dischi di circa 15 cm di diametro. Sistemate al centro il composto di mozzarella e pomodoro pelato sgocciolato ed un oliva. Richiudete quindi il disco a mezzaluna che avrete cura di sigillare bene, schiacciando il bordo al fine di evitare fuoriuscita di liquido durante la successiva fase di frittura. Friggete quindi in abbondante olio extravergine di oliva o di semi di arachidi molto caldo, girando la fritta fino a che diventano dorati.
Serviteli molto caldi facendo attenzione a non scottarvi con il ripieno.
Il ripieno è quello tradizionale, può però prevedere delle varianti o aggiunte tipo prosciutto cotto a quello tradizionale o sostituire la mozzarella con del tonno, capperi e acciuga.
provate a friggere ogni giorno un pezzo della vostra fritta che mantenete in frigo, finche’ troverete il momento che vi piace di piu’ ergo saprete dopo quante ore di lievitazione, vi aggrada. prendete nota e potrete usare questo tempismo per le vostre pizze, focacce etc. Si ringrazia Salvatore Leo, per la ricetta, Tiziana Melchiorre per la scelta e (A) per la canibalizzazione.
con lo stesso impasto potrete fare dei Fritti vuoti solo scucchiaiando dei pezzi sans facon, o delle montanare, tondo fritto, condito poi con pomodoro e mozzarella etc, e-poi passato sotto grill per finire. 5 in un’impasto!

(A) SPERIMENTO:

se non friggete tutto,aspettate 2/3/4 gg in frigo a 4 gradi e rifriggete, sentirete la differenza di quello che si chiama un impasto maturo.